storia della compagnia

 

baghira unterzo

direzione artistica: Andrea Anselmi e Fabiana Bruschi.

Andrea e Fabiana lavorano insieme da più di vent’anni, la loro attività artistica si intreccia con le scelte di vita. Scelte che li hanno portati in giro per il mondo (Congo, Sahrawi, Palestina, Locride) ad incontrare gente e vivere situazioni poi presenti nei loro spettacoli. Il percorso è indagare il teatro in tutte le sue sfaccettature partendo dallo studio, non solo dell’uso della voce, ma soprattutto del corpo in scena; per questo la loro formazione e il loro metodo di allenamento fanno riferimento alla danza e alle arti marziali. 

 

Chili 5 di sale
Il gruppo si forma nel 1999 in occasione dello spettacolo sulla Resistenza da cui trae il nome, ma la collaborazione fra i componenti originari era attiva da tempo. Negli anni si è scelto di mantenere una struttura aperta così da poter integrare nuove collaborazioni di attori/ci e danzatori/ci. Tramite queste contaminazioni la compagnia ha definito la sua produzione e la sua estetica teatrale.
I componenti del gruppo, a seconda delle attitudini, si occupano di, teatro civile, narrazione, teatro danza, danza contemporanea, canto, teatro comico, teatro fisico e di parola, clownerie.
Dal 2002 la Direzione è affidata a Andrea Anselmi e Fabiana Bruschi, registi fondatori della compagnia. Sul piano artistico le produzioni della compagnia sono legate a tematiche civili e sociali, e all’esplorarazione di vari linguaggi passando indifferentemente dal teatro di narrazione al teatro fisico al teatro di parola.
Nel periodo che va dal 2003 al 2007 Andrea e Fabiana si dedicano allo studio dell’aikido e della drammaturgia e la compagnia non incrementa il repertorio. Nel 2008, debutta “Gaza Street, Il senso della guerra”; uno spettacolo che prende spunto dalla situazione storica palestinese fra il 1934 il 1987 . La storia d’amore fra un ebrea e un palestinese è la scusa per parlare di 50 anni di oppressione in una terra che tutt’oggi è martoriata dall’apartheid. Nello stesso anno avvia una collaborazione con la cooperativa Cuntrascienzia (di cui alcuni componenti di Chili 5 entrano a far parte) per la produzione di “Sindrome di Crono, cruci e nuci.” Lo spettacolo prende spunto da una traduzione socio­terapeutica di una particolare sindrome che coincide con il sospetto di essere insidiati dai propri figli naturali e no, dagli allievi e in genere dai propri successori. Lo spettacolo contiene una esplicita accusa al modello ‘ndranghetista. Nel 2010 Andrea e Fabiana sono in R.D.Congo e celebrano il percorso africano della regista con un monologo: “Je reviens chez vous­ I miei viaggi in Africa” (in lingua francese) di e con F. Bruschi, musiche dal vivo A. Anselmi. Sempre nel 2010 la compagnia mette in scena “Un posto”. La piece si basa sullo studio svolto nell’anno precedente sui problemi dei popoli migranti, e prende spunto dalla storia dell’emigrazione italiana. Nel 2011 è la volta di “Delta E. La potenza del Potere” scritto e diretto da F. Bruschi con A. Anselmi, R. Cavalli, E. Levoni, P. Tedeschi, F. Bruschi. Si tratta di un pamphlet satirico dove cinque personaggi in fuga da una farsa d’autore riscrivono la loro storia: sul potere al tempo presente, sul futuro senza più speranza. Nel 2012 il gruppo si trasforma in Associazione culturale Chili 5 di sale. La compagnia porta in scena la seconda edizione di Chili 5 di sale, rielaborata nei testi e con diversi attori/ci nuovi/e. Successivamente accoglie l’invito del gruppo di “Libri a dalta voce” e partecipa alla due giorni “ASPETTANDO GODOT” una festa orfica con artisti ospiti impegnati a costruire un evento lungo 48 ore all’interno del Parco Noce Nero di Reggio Emilia. Con la direzione musicale di Paolo Perezzani e quella artistica di Fabiana Bruschi. Si continua con “Argent noir”, il primo stadio di un progetto più ampio di collaborazione artistica con performers congolesi quali Joceline Nafranka e Patrick Zezè. Il primo studio di questo lavoro è andato in scena in agosto nel teatrino dell’Alliance Francaise a Bukavu, Sud Kivu. Questo progetto è sostenuto dal fondamentale apporto di Franck Mweze, coordinatore di 3TAMIS e organizzatore del Festival di Bukavu, il quale ha anche curato la stesura del testo utilizzato. 
Le ultime produzioni: Nel 2018 è la volta di Firs, uno spettacolo di prosa che continua il Giardino dei ciliegi di Cechov scrivendone il quarto atto. Sempre nello stesso anno il debutto di Quel canto di soldati, uno spettacolo multimediale con il public historian Fabrizio Frignani e il gruppo musicale degli Improvvisati di Castelnovo ne Monti. Nel 2015 debutta “La storia di Giovanni Anselmi, saltè par aria mai piò catè” un recital sulla prima guerra mondiale raccontato attraverso lo sguardo di undici soldati, tutti morti, legati fra loro da una casualità.
Nel 2014 va in scena “Mille Francs”, a Bukavu in Africa, (l’anno successivo debutterà in Europa) il risultato di un progetto durato tre anni, fatto di viaggi e di precarietà, collaborazione e professionalità. Nato dalla voglia di condividere qualcosa con Franck Mweze e 3Tamis; qualcosa che mostrasse ciò che ci tiene uniti.
Il progetto si è arricchito della collaborazione artistica dei performers congolesi Joceline Nafranka e Patrick Zezè e del regista belga Roland Mahauden.
“Recita dell’attore Vecchiatto nel teatro di Rio Saliceto” Adattamento teatrale di Andrea Anselmi e Fabiana Bruschi dal testo omonimo di Gianni Celati. ­ (2013)
Al bordo della strada. ­ Storie di cippi partigiani . La storia dei cippi partigiani di Cadelbosco Sopra, raccontata attraverso gli incontri di una giovane scledense in scooter… ­ (2013)
 
Le Officine di Kg5
Le sedi itineranti hanno caratterizzato per molto tempo il lavoro della compagnia. Nei primi anni le prove venivano svolte in una stanza all’ultimo piano di un vecchio edificio in centro a Modena, poi siamo scesi al primo piano di una palestra in centro a Reggio Emilia fino ad arrivare al piano terra di sale e stanzoni sparsi fra la bassa reggiana e la fascia pedecollinare modenese. Ma ora c’è una sede fissa le “Officine di kg5” , un monolocale in centro a Correggio dove si svolgono le attività sociali, le prove e anche spettacoli.
 
Il Teatro Bismantova
Per il secondo anno consecutivo è stata siglata una convenzione con il Teatro Bismantova per l’uso dei suoi locali nell’ottica di sviluppare relazioni fra attori e fruitori del teatro e per valorizzare attività di formazione, produzione e promozione del prodotto artistico.
 
L’adesione all’ARCI
Da ottobre 2018 l’associazione si è affiliata all’ARCI diventando un circolo. In questo momento più che mai è importante condividere valori con altri, a maggior ragione con chi si è incrociata spesso la strada.

 

2 pensieri su “storia della compagnia

  1. Cari amici, questo pomeriggio ho ascoltato le Vostre letture di Beppe Fenoglio, conoscevo soltanto il nome ma non i suoi racconti. Presumevo fosse emiliano, visto la Vostra scelta, ma da come ho appreso nelle sue storie di “fuoco” ho concluso che fosse piemontese. Il personaggio di Menenio e l’altro figlio di un prete mi sono rimasti in mente. Ero un pò stanco e durante la lettura mi sono assopito, mi sono perso qualcosa, senza togliere nulla alla Vostra capacità di mantenere desta l’attenzione di chi Vi ascoltava. Mi sarei fermato ed intrattenuto con Voi ma ho creduto fosse inopportuno e Voi eravate anche stanchi per la piccola maratona letteraria affrontata dal primo pomeriggio. Mi auguro di incontrarci nuovamente. Cordiali saluti! Piero Barbanente.

    1. Caro Piero, scusa il ritardo nella risposta, ma la tua lettera era andata in spam. Siamo contenti del tuo commento, perchè ci fa capire che era necessario fare quella lettura. Cercheremo di tenere il sito aggiornato in modo che tu possa avere nostre notizie, grazie per averci scritto.

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